Comunicazione alla redazione de LA7

venerdì 14 febbraio 2025


Si riporta di seguito la risposta del Dott. Iemmi Presidente della FISM Nazionale a seguito di quanto detto martedì 4 febbraio nella trasmissione “Di Martedì” su LA7 dal conduttore Giovanni Floris, durante la quale è stato mostrato un cartello ed impostato un dibattito sulla premessa che nella legge di bilancio i fondi destinati “ai privati” sono per 750 milioni all’anno alle paritarie con un incremento di 200 milioni in più da quando c’è l’attuale governo.

Sono il Presidente della Federazione Italiana Scuole Materne – di ispirazione cristiana, ma che accoglie bambine e bambini di ogni religione, la quale associa oltre 5.000 scuole infanzia paritarie dai 3 ai 6 anni, ed altre 4.000 realtà educative annesse alle scuole d’infanzia per i servizi educativi dai 9 mesi ai 3 anni. Tutte realtà non profit di cui molte già appartenenti al Terzo Settore o ETS.
Una realtà che scolarizza tutti i giorni oltre 300.000 bambini fascia 3-6 anni e circa 50.000 bambini fascia 9-36 mesi in tutta Italia e che dà lavoro a circa 40.000 dipendenti tra insegnanti, educatori e personale Ata.
Faccio riferimento alla trasmissione di martedì 4 febbraio durante la quale è stato mostrato un cartello ed impostato un dibattito sulla premessa che nella legge di bilancio i fondi destinati “ai privati” sono per 750 milioni all’anno alle paritarie con un incremento di 200 milioni in più da quando c’è l’attuale governo.
Mi permetto di informarvi che il dato è sbagliato alla luce dei dati ufficiali disponibili: è anche fuorviante impostare una discussione su un fatto non vero.
Lo dico con rispetto senza sottindere che abbiate voluto dare volutamente una comunicazione non vera, ma vorrei precisare come stanno le cose sul finanziamento alle scuole paritarie in Italia.
La legge 62/2000 detta legge Berlinguer dal nome del Ministro che l’ha scritta, della quale quest’anno ricorrono i 25 anni il 10 marzo, prevede che le scuole paritarie siano di due tipi:
 - le scuole paritarie private (e le scuole FISM sono del privato sociale non profit)
 - le scuole paritarie pubbliche che sono quelle comunali.
Il campo di intervento a favore delle paritarie da parte dello Stato con i 750 milioni è riferito alle scuole infanzia 3-6 anni, alle scuole primarie e secondarie.
In quei 750 milioni non ci sono altri gradi di scuole.
Nel campo dell’infanzia 3-6 anni le scuole paritarie in Italia che scolarizzano circa 435.000 sono rappresentate per circa al 25% da quelle Comunali, (100.000 bambini) cioè gestite in proprio o in appalto dai Comuni, mentre il 70% sono gestite da FISM, privato non profit, ed il resto 5% al privato.
Secondo noi non è corretto far passare la notizia che 750 milioni vanno ai privati perché una parte di questa cifra va ai Comuni.
Infatti la somma di 750 milioni viene così ripartita:
- 163 milioni sono per i bambini certificati disabili di tutte le paritarie, cioè, infanzia, primaria e secondaria (quindi almeno il 35% cioè 57 milioni ai Comuni); 
- 590 milioni sono destinati per circa 370 milioni alle scuole infanzia di cui circa 100 milioni ai Comuni e gli altri 270 milioni alle scuole paritarie non profit.
Dei 750 milioni quindi complessivamente circa 150 milioni vanno ai Comuni per la gestione delle scuole infanzia e per i bambini disabili.
Mi permetto di far conoscere alla vostra redazione che il numero di bambini della fascia 3-6 anni che frequentano le scuole statali e paritarie in Italia sono circa 1.249.000 e le scuole FISM scolarizzano mediamente il 25% di quei bambini, circa 300.000 bambini.
Il contributo Statale per l’infanzia di circa 370 milioni suddetto suddiviso per il numero dei bambini delle paritarie (compresi i Comuni) è di circa 850 € a bambino annuo, mentre dal documento del Ministero Istruzione il costo per un bambino allo Stato è calcolato in € 6.737 annui.
Vuole dire che, se lo Stato scolarizzasse tutti i 300.000 bambini fascia 3-6 scolarizzati dal nostro privato sociale FISM, anziché dare contributi per 250 milioni alle scuole infanzia dovrebbe spendere 2,8 miliardi l’anno, che ci pare non esistano dal bilancio dello Stato.
Se anziché la sola scuola di infanzia aggiungessimo anche gli altri gradi delle scuole paritarie l’ammontare a carico dello Stato passerebbe ad oltre 5 miliardi di € contro i 750 milioni di contributi che eroga.
Inoltre lo Stato dovrebbe costruire oltre 5.000 immobili per potere scolarizzare i bambini dell’infanzia dal costo di circa 3-4 milioni ad immobile, cioè un investimento immobiliare di circa 20-30 miliardi di € e fare poi manutenzione sugli stessi immobili, cosa che oggi sia le sedi che la manutenzione sulle sedi è a carico del nostro privato sociale ed in particolare modo alle Parrocchie.
Grazie per avere letto questa nostra precisazione, pregando di tenerne conto nei prossimi servizi sulle scuole paritarie, mettendomi a disposizione anche per eventuali servizi sul tema.

FISM Torino - Altro - News n. 311 di venerdì 14 febbraio 2025

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